Una corretta alimentazione in gravidanza rappresenta un presupposto fondamentale per il benessere della futura mamma, per la normale fisiologica prosecuzione della gestazione e per il corretto accrescimento fetale. Tutto ciò che la gestante assume con la dieta incide non solo sulla propria salute, ma soprattutto su quella del nascituro. Il peso dovrebbe incrementare durante la gravidanza di circa 9-12 kg e, tenendo conto che questo aumento è principalmente rappresentato dal peso del feto, della placenta e dei liquidi presenti nel sacco gestazionale, deve essere maggiore negli ultimi mesi e più modesto nei primi. Una donna già in soprappeso dovrebbe aumentare solo 7-8 Kg. Un eccessivo aumento di peso può provocare microsomia fetale (peso alla nascita superiore al 4 Kg.), malattie materne come l’ipertensione arteriosa, la gestosi, il diabete gestazionale oltre ad un maggiore rischio di parto difficoltoso o maggiore probabilità di ricorrere ad un parto cesareo. Sono controindicate diete rigide come quelle vegetariane perché rischiose per il normale sviluppo del nascituro. Una donna, che inizia la gravidanza con un peso corporeo entro i limiti della norma, non necessita di particolari accorgimenti dietetici: né poco, né tanto ma quel che serve. E’ raccomandabile una dieta varia, povera di grassi, ricca di verdura, frutta fresca e composta di alimenti ricchi di proteine. Nei primi tre mesi sia la dieta che il peso corporeo non devono subire modificazioni significative:
andranno sostituiti, nel primo trimestre, quegli alimenti che facilitano l’insorgenza di nausea o vomito; le proteine della carne possono essere sostituite con quelle presenti nei latticini o nel pesce.
E’ raccomandabile, inoltre, privilegiare alimenti ricchi di proteine: pesce, carni magre, legumi, latticini (formaggi e yogurt) al fine di aumentare la quota giornaliera di proteine di almeno 30 grammi: 90 gr. di prosciutto sono equivalenti a 27 gr. di proteine. Ricordo inoltre che i latticini sono una fonte preziosa di calcio: una donna in gravidanza dovrebbe assumere circa 1.000 mg di calcio al giorno corrispondenti a tre tazze di latte. Grassi e zuccheri semplici (come quelli contenuti nei dolci) non devono assolutamente essere aumentati. Tra i grassi vanno preferiti i grassi insaturi ovvero quelli presenti nei grassi vegetali (olio di oliva, di semi) al posto di origine animale (burro, lardo). Non devono ovviamente mancare i carboidrati (i cosiddetti zuccheri complessi) presenti in pane, pasta e legumi così come non devono mai mancare le vitamine e i sali minerali di cui sono ricche le verdure e la frutta.
Evitare assolutamente:
- Fritti e condimenti elaborati
- Dolci, cioccolato e caramelle
- Dolcificanti artificiali, bibite gassate e zuccherate
- Caffè, tè ed alcolici.
Dal primo trimestre si consiglia di assumere ferro e acido folico. L’incremento di acido folico è necessario per ridurre l’incidenza di una malformazione congenita chiamata “spina bifida” e, non essendo possibile realizzarlo con la sola dieta (0,8 mg al giorno), è utile l’assunzione di un farmaco specifico. Da non dimenticare poi che in gravidanza è buona norma bere di più. L’introduzione di acqua non dovrebbe essere inferiore ai 1,5 litri al giorno. Nelle donne con intensa attività fisica l’apporto calorico dovrà essere valutato singolarmente così come nei casi di donne in soprappeso. Da evitare, per non arrecare rischi al feto, fumo e alcool che sono pericolosi fattori per il feto. Altre attenzioni da osservare sono il consumo di uova ben cotte, il non cibarsi di formaggi a pasta molle, di paté, di alimenti affumicati, di salumi, tutti potenziali cause della misteriosi, malattia che può mettere in serio rischio la gravidanza. Sempre a causa dei batteri, anche la carne cruda è altamente sconsigliabile. E’ bene ricordarsi sempre, infine, di lavare bene frutta, verdura e…mani!