E’ un irpino a eseguire il primo intervento del genere Questa mattina presso la SSD di Ginecologia Laparoscopica dell’ A.O. Rummo di Benevento, di cui è responsabile il dottore Elisiario Struzziero, irpino verace, è di Venticano, sono stati eseguiti i primi due interventi di chirurgia ginecologica robotica.
L’ evento è particolarmente importante perchè si tratta dei primi interventi di chirurgia ginecologica robotica eseguiti in Campania e questo dato pone centro di Ginecologia Laparoscopica del Rummo di Benevento di cui è responsabile il dottore Elisiario Struzziero, comeuno dei pochissimi poli di eccellenza che praticano la chirurgia ginecologica robotica nell’Italia Meridionale, da Roma in giù.
Gli interventi eseguiti riguardavano patologie a carico dell’ utero e delle ovaie e sono stati effettuati dal dottore Elisiario Struzziero di Venticano.
Il dottor Struzziero da circa un anno è responsabile della SSD di Ginecologia Laparoscopica dell’ A.O. Rummo di Benevendo e proviene dall’ A.O. Moscati di Avellino e la sua formazione ed il suo percorso professionale è stato sempre al fianco del dottore Italo Ardovino a Benevento prima e successivamente ad Avellino fino all’ ottobre del 2013 quando ha assunto l’ incarico di responsabile della SSD di Ginecologia Laparoscopica al Rummo di Benevento.
La chirurgia robotica, praticata con il robot Da Vinci, rappresenta il gold standard della chirurgia mini-invasiva conferendo al gesto chirurgico una precisione non assimilabile ad altre tecniche ed inoltre permettendo di superare le difficoltà legate al raggiungimento degli spazi anatomici più ristretti. Infatti, la versatilità degli strumenti robotici consente di semplificare, in mani esperte, la chirurgia ginecologica anche di tipo oncologico, soprattutto nelle pazienti obese.
Tutto ciò pone il centro di Ginecologia Laparoscopica del Rummo ai vertici della eccellenza della chirurgia ginecologica mini invasiva e contribuisce a confermare la lungimiranza avuta dalla Direzione Amministrativa e Sanitaria del Rummo, avv. Boccalone e dr. Berruti, che pur in un momento di difficoltà della sanità hanno fortemente voluto investire in alta tecnologia.