IUD (spirale)
Lo IUD, più comunemente chiamato spirale, è un dispositivo anticoncezionale di tipo meccanico che viene inserito nell’utero. Questo dispositivo è formato da materiale plastico su cui è avvolto un filo di rame ed è di forma varia, lungo circa 4 centimetri e pesa pochi grammi. Il suo meccanismo di azione appare collegato a modeste modificazioni locali della mucosa uterina, capaci – insieme a variazioni funzionali delle tube – di ostacolare il processo di fecondazione e/o di annodamento dell’uovo. A ciò si aggiunge una riduzione della capacità degli spermatozoi di fecondare l’uovo. La spirale è uno dei metodi contraccettivi più efficaci (98%) e prima di inserirlo è necessario fare una visita ginecologica accurata ed un pap-test. In dispositivi più recenti, alla azione meccanica della spirale si aggiunge l’azione farmacologia di un prostenico (levonorgestrel) che viene liberato dalla spirale nella cavità uterina. Questo progestinico conferisce al dispositivo la più alta efficacia contraccettiva oggi disponibile e consente in molti casi di risolvere il problema delle irregolarità e dei dolori mestruali. La spirale deve essere applicata e rimossa da un ginecologo, la procedura non richiede anestesia ed è consigliato inserirla negli ultimi giorni del flusso mestruale, soprattutto perché la donna è certa di non essere incinta e il canale cervicale ancora parzialmente pervio ne favorisce l’inserimento. La spirale può essere inserita dopo un aborto, dopo che è comparso il primo ciclo, e anche dopo un parto almeno dopo 40 giorni. Le prime mestruazioni dopo l’applicazione della spirale sono spesso più abbondanti e ci possono essere delle piccole perdite tra una mestruazione e l’altra. Sono molto rari i casi di disturbi, tali da rendere necessaria la rimozione della spirale. La spirale è controindicata quando vi siano infiammazioni dell’apparato genitale e non è consigliabile in presenza di un utero retroverso, quando è stato eseguito precedentemente un parto cesareo e, soprattutto, nelle donne che non hanno avuto figli. Se vi sono perdite di sangue al di fuori delle mestruazioni è consigliabile eseguire accertamenti ed una eventuale terapia prima dell’ applicazione della spirale. La presenza della spirale all’interno dell’utero non provoca alcun disturbo o sensazione anomala, non viene avvertita la sua presenza neanche in occasione dei rapporti sessuali. Tutte le spirali hanno un filo terminale che fuoriesce dal collo dell’utero, per 3 o 4 cm, in modo che sia possibile agevolmente controllare la presenza della spirale, introducendo un dito in vagina e ricercando il filo sul collo dell’utero. Ciò può essere utile dopo ogni mestruazione o ogni 3-4 mesi. Dopo l’applicazione della spirale è opportuno praticare una breve profilassi antibiotica. La spirale può essere usata per diversi anni; i dispositivi intrauterine medicati con progestinico o avvolti con filamento di rame vanno sostituiti a seconda dei tipi ogni 3 o 5 anni. In genere si può
introdurre un dispositivo nuovo nella stessa seduta in cui il ginecologo rimuove la vecchia spirale.